Il Consiglio dei ministri, nella seduta del 31 marzo 2017 ha approvato, in esame preliminare, un disegno di legge che detta disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea (Legge europea 2017).
Il provvedimento si compone di quattordici articoli ed è volto a chiudere tre procedure d’infrazione e tre casi EU Pilot e a superare una delle contestazioni della Commissione europea nell’ambito di un caso EU Pilot, recando altresì norme per la corretta attuazione di due direttive e l’introduzione di alcune modifiche alla legge n. 234/2012.
Fra le principali si evidenziano:
• Disposizioni penali contro particolari forme ed espressioni di razzismo e xenofobia (negazionismo) (completa attuazione della decisione quadro 2008/913/GAI – caso EU Pilot 8184/15/JUST)
Si puniscono espressamente le condotte di minimizzazione, approvazione o giustificazione della Shoah o dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra. Si prevede, inoltre, l’introduzione della responsabilità amministrativa anche per le società e gli enti in relazione a tali fattispecie criminose e, in generale, ai reati di razzismo e xenofobia.
• Disciplina transitoria di accesso al fondo per l’indennizzo delle vittime di reati intenzionali violenti (procedura di infrazione 2011/4147)
Si prevede l’estensione della possibilità di accedere al fondo per l’indennizzo delle vittime di reati intenzionali violenti a chiunque sia stato vittima di un reato intenzionale violento commesso successivamente al 30 giugno 2005. Si completa così l’adeguamento della normativa nazionale alle previsioni della direttiva 2004/80/CE.
Legge europea 2017
