Pubblicato il parere del Comitato Nazionale per la Bioetica della Presidenza del Consiglio dei Ministri su COVID-19 con introduzione di Agnese Camilli

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E’ stato oggi pubblicato il parere del Comitato Nazionale per la Bioetica della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha affrontato i delicati problemi connessi alla pandemia Covid-19.

Il parere: “Covid 19: la decisione clinica in condizioni di carenza di risorse e il criterio del ‘triage in emergenza pandemica’ ” ha affrontato il nodo fondamentale che si è evidenziato al momento dell’espandersi della pandemia ossia il grave problema dell’accesso dei pazienti alle cure in condizioni di risorse sanitarie limitate.

Fondando la riflessione sui principi fondamentali della Costituzione (diritto alla tutela della salute, principio di uguaglianza, dovere di solidarietà) e del criterio universalistico ed egualitario su cui si basa il Servizio Sanitario Nazionale, il Comitato ha ritenuto che, nell’allocazione delle risorse, si debbano rispettare i principi di giustizia, equità e solidarietà.

A tale riguardo il CNB ha riconosciuto quale criterio di selezione più aderente ai principi costituzionali il criterio clinico, ritenendo ogni altro criterio di selezione, quali – ad esempio – l’età, il sesso, la condizione e il ruolo sociale, l’appartenenza etnica, la disabilità, la responsabilità rispetto a comportamenti che hanno indotto la patologia, i costi, eticamente inaccettabile.

 

Il Comitato Nazionale per la Bioetica ha ritenuto che il triage in emergenza pandemica, si debba basare sui seguenti criteri:

 

  1. la preparedness (predisposizione di strategie di azione nell’ambito della sanità pubblica, in vista di condizioni eccezionali. con una filiera trasparente nelle responsabilità);
  2.  la appropriatezza clinica (valutazione medica dell’efficacia del trattamento rispetto al bisogno clinico di ogni singolo paziente, con riferimento alla urgenza e gravità del manifestarsi della patologia e alla possibilità prognostica di guarigione, considerando la proporzionalità del trattamento);
  3.  l’attualità che inserisce alla valutazione individuale del paziente fisicamente presente nel pronto soccorso, nella prospettiva più ampia della “comunità dei pazienti”, con una revisione periodica delle liste di attesa.

 

Il Comitato rileva, altresì, che l’allocazione delle risorse sanitarie necessita sempre di grande trasparenza nei confronti dell’opinione pubblica ma, tanto più, in condizioni di scarsità delle stesse, anche affinché le scelte di ciascuno siano veramente libere e informate.

 

Non da ultimo il CNB ha segnalato con preoccupazione la proliferazione di contenziosi giudiziari nei confronti dei professionisti della salute nel contesto dell’attuale emergenza pandemica e ritiene che vada presa in considerazione l’idea di limitare eventuali profili di responsabilità professionale degli operatori sanitari in relazione alle attività svolte per fronteggiare l’emergenza Covid-19.

Agnese Camilli

responsabile di Cammino nella Bioetica

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