Progressi per l’infanzia nell’era degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, Rapporto Unicef. Roma, 7 marzo 2018
Il rapporto dell’Unicef reso pubblico oggi, dal titolo “Progress for Children in the SDG Era”, è il primo rapporto tematico che valuta i risultati compiuti finora per raggiungere quegli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (fra i 17 totali) che riguardano specificamente i bambini e i giovani.
Il rapporto evidenzia come ben 520 milioni di bambini vivono in paesi in cui mancano completamente i dati su almeno 2/3 degli indicatori contemplati dagli Obiettivi dedicati all’infanzia, o nei quali le statistiche esistenti sono insufficienti per valutarne i progressi.
In altri termini, tali carenze statistiche rendono questi bambini, di fatto, “invisibili”.
Anche laddove i dati sono disponibili, l’entità delle sfide rappresentate dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile è impressionante.
Secondo il rapporto, 650 milioni di bambini vivono in Stati in cui almeno due terzi degli Obiettivi non saranno raggiunti se i progressi in atto non dovessero accelerare.
In questi paesi, nel 2030 un numero di bambini ancora superiore rispetto a oggi potrebbe trovarsi ad affrontare condizioni di vita insoddisfacenti.
Il rapporto traccia i progressi in 5 aspetti dei diritti dei bambini: salute, apprendimento, protezione da violenze e sfruttamento, ambiente sicuro e uguali opportunità. Il rapporto quantifica in che misura si prevede attualmente che gli obiettivi globali non saranno raggiunti, calcolati in termini di costi umani.
Le proiezioni mostrano che tra oggi e il 2030:
– altri 10 milioni di bambini potrebbero morire per cause prevenibili prima di aver compiuto 5 anni;
– 31 milioni di bambini potrebbero soffrire di malnutrizione cronica a causa di una non adeguata nutrizione;
– 22 milioni di bambini potrebbero perdere l’istruzione prescolare;
– 150 milioni di ragazze potrebbero sposarsi prima di aver compiuto 18 anni;
– 670 milioni di persone, molte delle quali bambini, potrebbero non avere ancora accesso di base ad acqua potabile.