Il Consiglio d’Europa e le Raccomandazioni sulla protezione dei migranti e dei rifugiati nel Mediterraneo. Strasburgo, giugno 2019
di Maria Rita Ielasi
È di questi giorni la pubblicazione di un documento del Consiglio d’Europa contenente 35 Raccomandazioni sulla protezione dei migranti e dei rifugiati nel Mediterraneo: tali Raccomandazioni mirano ad aiutare tutti gli stati membri del Consiglio d’Europa a trovare il giusto equilibrio tra il dovere di garantire efficaci operazioni di ricerca e soccorso, lo sbarco rapido e sicuro delle persone soccorse e la prevenzione di tortura, trattamento inumano o degradante e il diritto di ogni Stato di controllare i propri confini e garantire la sicurezza. Sicuramente le leggi restrittive e severe, recenti, di vari Stati in materia di migrazione laddove comportano violazione dei diritti umani non possono essere ritenute un approccio corretto rispetto al detto fenomeno. Pertanto il documento del Consiglio d’Europa, pur tenendo conto che la severità delle leggi di alcuni Stati è stata la risposta alla lunga incapacità degli stati europei di condividere la responsabilità per le operazioni di ricerca e salvataggio in mare e l’accoglienza di rifugiati, richiedenti asilo e migranti a terra, si prefigge di costituire una bussola per progettare eventuali misure future che intendono attuare, sia individualmente che come parte di azioni collettive, comprese quelle decise all’interno dell’Unione europea, sempre nel rispetto dei diritti umani.