Sviluppo della prima infanzia, Italia tra i primi 15 stati al mondo

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Secondo un nuovo rapporto dell’UNICEF del 22.09.2017, solo 15 Stati al mondo, tra cui l’Italia, hanno le tre politiche nazionali di base che aiutano a garantire ai genitori il tempo e le risorse di cui hanno bisogno per supportare un sano sviluppo celebrale dei propri bambini.
Altri 32 Stati, nei quali vive 1/8 della popolazione infantile (0-5 anni) mondiale, non possiedono invece nessuna di queste politiche.
Secondo il rapporto “Early Moments Matter for Every Child” (I primi momenti sono decisivi per ogni bambino), due anni di istruzione prescolare gratuiti, congedo per allattamento pagato per i primi sei mesi di vita del bambino, 6 mesi di maternità e 1 mese di paternità retribuiti contribuiscono a gettare le basi per uno sviluppo ottimale della prima infanzia.
Queste politiche aiutano i genitori a proteggere meglio i propri bambini e a garantire loro una migliore nutrizione, esperienze di gioco e di apprendimento precoce durante il primo anno cruciale di vita, quando il cervello cresce ad un ritmo senza pari nella vita.
Secondo il rapporto Cuba, Francia, Italia, Portogallo, Russia e Svezia sono tra i paesi che garantiscono tutte e tre le politiche.
Al contempo, 85 milioni di bambini sotto i 5 anni crescono in 32 paesi in cui non è presente nessuna delle 3 politiche, il 40% di questi bambini vive in soli due paesi: Bangladesh e Stati Uniti.
In media, i Governi nel mondo spendono meno del 2% dei loro fondi per l’istruzione in programmi per la prima infanzia.
Il rapporto sottolinea che investire oggi nei primi anni dei bambini favorisce nel futuro significativi traguardi a livello economico.

Leggi la notizia sul sito dell’Unicef.