Riforma dell’affido condiviso – Pres. Ruo: diagnosi parzialmente giusta; terapia errata. Roma, 11 settembre 2018

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Si è tenuto nell’aula Unità di Italia il convegno organizzato da Sapienza in collaborazione con il Consiglio dell’Ordine di Roma, di discussione del DDL di riforma dell’affidamento condiviso che vede come primo firmatario il Senatore Pillon che era presente e che ha dibattuto con alunni tra i presenti.
In particolare la Pres. Ruo ha affermato a titolo personale di condividere alcune criticità messe in rilievo dal DDL: la conflittualizzazione crescente dei procedimenti che riguardano la disgregazione della coppia genitoriale e i relativi costi sociali e soprattutto personali per i figli che ciò comporta; la scarsa diffusione di un ottimo strumento quale è la mediazione; la situazione di disattenzione diffusa in sede applicativa alle caratteristiche di ogni persona di età minore, alla sua storia familiare e a una disciplina articolata dei suoi rapporti con entrambe le figure genitoriali, anche da rivisitare nell’evolversi della situazione a seconda delle necessità peculiari di ogni singola persona di età minore; la crescente diffusione di situazioni di divieto di accesso da parte del genitore convivente all’altro genitore convivente (fenomeno che viene indicato solitamente come PAS).
Ha rilevato però che la diagnosi -ancorché giusta per molti aspetti- è parziale, non coglie altre varie problematiche meritevoli di tutela (ad es. violenza di genere e in particolare la violenza economica che è sottesa e sfuggente) e la “terapia” è sbagliata. Non si può prevedere una regola astratta e generale sulla modalità di disciplina della relazione con i genitori perché è di per sé contraria al criterio dell’interesse del minore che è criterio elastico (cfr. Commento del Comitato ONU); prevedere la mediazione obbligatoria, come condizione di procedibilità, ne fa un passaggio burocratico che finisce con il mortificare la mediazione stessa e certamente non la rende funzionale allo scopo; la figura del coordinatore genitoriale appare fuori dai parametri costituzionali introducendo una privatizzazione della giustizia in un ambito delicatissimo di diritti fondamentali indisponibili; il mantenimento diretto dà luogo a problematiche di vario genere.
Molti altri spunti di riflessione sono stati dibattuti in un contesto appassionato che ha visto come moderatrice la Prof.ssa Laura Volpini e come Relatori, oltre alla Pres. Ruo, l’Avv. Matteo Santini, il Prof. Giovanni Battista Camerini, la Dott.ssa Elisa Caponetti, e la testimonianza di un padre vittima di PAS con il figlio.