Nuovo Studio UNICEF sulla frequenza scolastica: una ragazza su tre nelle famiglie più povere non è mai andata a scuola. Roma, 20 gennaio 2020

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Ancora oggi nel mondo, quasi 1 ragazza adolescente su 3 nelle famiglie più povere al mondo non è mai andata a scuola.

Secondo il nuovo studio dell’UNICEF “Addressing the learning crisis: an urgent need to better finance education for the poorest children “ – realizzato su 42 paesi con dati disponibili, fra cui l’Italia – il 44% delle ragazze e il 34% dei ragazzi appartenenti al 20% delle famiglie più povere non ha mai frequentato o ha abbandonato la scuola primaria. 

 L’analisi è stata lanciata in occasione dell’incontro dei Ministri dell’Istruzione al forum Mondiale sull’Istruzione e in vista dell’incontro annuale del World Economic Forum.

 Nei paesi presi in analisi, i fondi per l’istruzione dei bambini del 20% delle famiglie più ricche sono circa il doppio rispetto a quanto destinato ai bambini del 20% delle famiglie più povere.

Barbados, Danimarca, Irlanda, Norvegia e Svezia sono gli unici paesi della ricerca che distribuiscono equamente i fondi per l’istruzione tra il quintile più ricco e più povero. 

«In Italia meno del 20% delle risorse pubbliche per l’istruzione sono destinate ai bambini delle famiglie più povere e più del 20% ai bambini delle famiglie più ricche.

Le più alte disparità nella spesa per l’istruzione sono state riscontrate in 10 paesi in Africa (Guinea, Repubblica Centrafricana, Senegal, Camerun, Benin, Niger, Ruanda, Ghana, Togo e Tunisia), dove i fondi destinati ai bambini più ricchi sono 4 volte superiori rispetto a quelli per i bambini più poveri.

Lo studio sottolinea notevoli disparità nella distribuzione della spesa pubblica per l’istruzione. Fondi limitati e distribuiti in modo diseguale causano classi molto numerose, insegnanti scarsamente formati, mancanza di materiali scolastici e scarse infrastrutture.

Tutto questo ha un impatto negativo sulla frequenza, l’iscrizione e l’apprendimento.  Inoltre, povertà, discriminazione dovuta a genere, disabilità, origini etniche o lingua di insegnamento, distanza fisica da scuole e scarse infrastrutture rappresentano ulteriori ostacoli che continuano ad impedire l’accesso a un’istruzione di qualità ai bambini più poveri.

L’esclusione ad ogni passo del percorso scolastico perpetua la povertà ed è uno dei fattori chiave della crisi dell’istruzione a livello globale. 

La mancanza di risorse disponibili per i bambini più poveri sta ampliando questa grave crisi, perché le scuole non riescono a garantire un’istruzione di qualità ai loro studenti.

Secondo la Banca Mondiale, più della metà dei bambini che vivono nei paesi a basso e medio reddito non sa leggere o comprendere una storia semplice entro la fine della scuola elementare.

Scarica il rapporto https://www.unicef.it/Allegati/Addressing-the-learning-crisis.pdf

Leggi l’articolo https://www.unicef.it/doc/9656/1-ragazza-su-3-non-va-a-scuola.htm