NUOVE ED ANTICHE FRAGILITÀ: LA VULNERABILITÀ DEI SOGGETTI VULNERABILI IN AUMENTO
Sintesi di Carolina Ferro (Segretario nazionale CAMMINO)

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Sintesi della I SESSIONE di lavori al Convegno per i 20 anni di Cammino
giovedì 24 gennaio 2019 h. 14:00-18:30

Ha presieduto i lavori Giovanni Serges, costituzionalista, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Roma Tre. Relatori: Filomena Albano, Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza; Giovanni Ballarani, Professore ordinario Università Lateranense; Ettore Battelli, Professore associato Università Roma Tre; Cesare Massimo Bianca, Professore emerito Università Sapienza; Mirzia Bianca, Professore ordinario Università Sapienza; Francesco Macario Professore ordinario Università Roma Tre; Maria Masi Coordinatrice Commissione Famiglia CNF; Alida Montaldi Presidente del Tribunale per i Minorenni di Roma; Vincenzo Cacciapuoti, in rappresentanza di Gemma Tuccillo, Capo Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità. Intervenuti per un saluto: Irene Tricomi, giudice della Cassazione, in rappresentanza del Primo Presidente Mammone e Nunzio Luciano, presidente di Cassa Forense. Coordinatori: Carolina Valensise, Vicepresidente nazionale CAMMINO e Carolina Ferro, Segretario nazionale CAMMINO.

Ripercorsa la storia di venti anni di “Cammino”, connotati da attenzione alle problematiche delle persone di età minore e degli altri soggetti vulnerabili (anziani, persone con disabilità, vittime di violenza) ne è emersa la necessità di conservarne la cifra perseverando in un percorso, allo stato, non del tutto prevedibile e visibile: il novero dei soggetti fragili è in progressivo aumento e nuove fragilità si affiancano alle antiche e conosciute. Così per il minore migrante, soggetto vulnerabile tra i vulnerabili, l’anziano, il malato mentale.

Non sempre il legislatore appronta strumenti idonei a tutelare la fragilità di varie categorie di soggetti, anche sotto il profilo dell’effettività della tutela (così ad es. per gli orfani del femminicidio, privi di famiglia e di patrimonio, ancora in attesa dei decreti attuativi).

Lo sviluppo della cultura della tutela dei soggetti vulnerabili (categoria che deve mutuare da altre discipline) potrà favorire la produzione di norme adeguate che -attraverso una previsione astratta e generale coerente con il sistema- mirino alla giustizia del caso concreto, contestualizzando il soggetto vulnerabile nella valutazione della sua situazione specifica.

Ricorrenti i temi della giustizia riparativa per i minori a rischio, dell’adozione sociale degli anziani e dei disabili che, spesso, non hanno una famiglia che possa tutelare la loro estrema vulnerabilità.

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