Giornata Internazionale delle Bambine, tra progressi e discriminazioni. Roma, 11 ottobre 2019

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In occasione della Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze, che ricorre l’11 ottobre di ogni anno, UNICEF ha ricordato i dati sulle violazioni dei diritti umani che colpiscono le giovanissime:

  • ogni anno nel mondo 12 milioni di ragazze contraggono un matrimonio in età minorile;
  • 130 milioni di bambine e ragazze tra i 6 e i 17 anni non frequentano la scuola;
  • il 25% delle adolescenti nella fascia di età 15-19 anni non studia né lavora né frequenta corsi di formazione (NEET), a fronte di una percentuale inferiore al 10% tra i coetanei maschi;
  • circa 15 milioni di ragazze tra 15 e 19 anni hanno subito qualche forma di violenza sessuale;
  • a livello globale, nel 2018, il 74% dei nuovi casi di HIV nella fascia di età 10-19 anni hanno riguardato ragazze.

Le ragazze stanno rompendo i confini e le barriere poste da stereotipi ed esclusione, anche quelli diretti a bambini con disabilità e a coloro che vivono in comunità marginalizzate.

Come imprenditrici, innovatrici e promotrici di movimenti globali, le ragazze stanno guidando e favorendo un mondo che sia adeguato a loro e alle future generazioni.

Progressi raggiunti:

Negli ultimi 10 anni la percentuale di giovani donne che hanno subito un matrimonio precoce è diminuita del 15%, passando dal 25 al 20% a livello globale.

Tra il 1998 e il 2017, il numero di ragazze che non accedono a scuola è sceso del 37,5%.

Tra il 1995 e il 2016, il numero di ragazze 15-24 anni analfabete è diminuito del 42%.

Nel 2017, circa una ragazza su tre (tra i 15 e i 19 anni) ha subito una mutilazione genitale nei 30 Stati nei quali tale pratica è diffusa: nel 1990 questa percentuale era di circa una ragazza su due.

Nonostante questi progressi, le ragazze tuttora hanno minore accesso all’istruzione, finiscono per guadagnare meno e godono complessivamente di minori risorse e opportunità rispetto ai coetanei maschi. 

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