GIORNATA INTERNAZIONALE DEI MIGRANTI: LA SFIDA DI CAMMINO PER LA TUTELA DEI DIRITTI NELL’EVOLVERSI DELLA SOCIETÀ IN SENSO MULTIETNICO

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La Giornata mondiale dei migranti celebra l’adozione della Convenzione internazionale per i diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie (18 dicembre 1990, entrata in vigore 14 marzo 2003). Tra i 51 Stati firmatari, principalmente quelli di origine dei migranti, non ci sono Paesi a forte immigrazione dell’Europa occidentale, del Nordamerica o altri (come Australia, India o Sud Africa). Tra questi manca anche l’Italia, che ha confermato la sua reticenza anche nei confronti di altri documenti internazionali, come il Global Compact.

Nel Report 2019 molti sono stati i rilievi dell’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite nei confronti del nostro Paese. Cammino ha seguito costantemente gli sviluppi politici e normativi, oltre alle raccomandazioni giunte dall’Europa, essendo il tema immigrazione centrale nell’ambito della difesa delle persone maggiormente vulnerabili. Devono essere riconosciuti e tutelati i diritti fondamentali, per rispetto della nostra Carta Costituzionale e delle convenzioni internazionali sottoscritte dall’Italia nonché del Trattato dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea. L’accoglienza non può essere detenzione amministrativa; i diritti non possono essere trasformati in concessioni.

I dati riportati dall’ISTAT sulle migrazioni evidenziano un Paese che conta più migranti verso altri Paesi che ingressi. I grandi movimenti di popoli che interessano lItalia danno origine a famiglie multietniche, multireligiose, multilinguistiche, che si formano nel nostro territorio e all’estero coinvolgendo i nostri cittadini. Nuove opportunità per la società, ma anche nuove fragilità personali e familiari sulle quali è necessario interrogarsi. All’arricchimento del quadro sociale e culturale del nostro Paese deve corrispondere un più complesso e articolatoarsenale giuridico, ricercando nuove strade per la tutela dei diritti fondamentali delle persone migranti.

La tutela dei diritti nell’evolversi in senso multietcnico della società civile costituisce una sfida cui Cammino non si sottrae. Abbiamo cominciato il nostro XX anno ricordando che è necessario make a way where is not a way, quando non vi sono soluzioni giuridiche scontate in una società in cui la vulnerabilità presenta sempre nuovi volti. Lo chiudiamo con i nostri auguri natalizi, che riportano un Gesù migrante con Giuseppe e Maria che scappano dagli orrori della strage e con la frase di Piacentino: Iustitia est virtus que plurimum prodest his qui minimum possunt.

 

Eugenio Russo
Ufficio Stampa Nazionale
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