DIRITTI FONDAMENTALI, SOGGETTI VULNERABILI: LE NUOVE SFIDE PER L’AVVOCATURA DELLE RELAZIONI FAMILIARI

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La relazione della Presidente nazionale di Cammino, Maria Giovanna Ruo, sul tema  “Avvocati: diritti ed effettività della tutela”, affrontato dal Comitato delle associazioni specialistiche forensi riconosciute

Mercoledì 11 dicembre, presso la sede del Consiglio Nazionale Forense, il Comitato delle associazioni specialistiche forensi riconosciute ha affrontato il tema “Avvocati: diritti ed effettività della tutela. Per Cammino – Camera Nazionale avvocati per la persona, le relazioni familiari e i minorenni – è intervenuta la Presidente Maria Giovanna Ruo su Diritti fondamentali, soggetti vulnerabili: le nuove sfide per l’avvocatura delle relazioni familiari”. È stato ribadito ancora una volta che l’avvocatura deve essere in prima linea sui grandi temi emergenti per la tutela rafforzata dei soggetti vulnerabili e dei loro diritti fondamentali. L’area delle persone, delle relazioni familiari e dei minorenni ha subito cambiamenti epocali della domanda di giustizia non coerenti con la filosofia e il piano valoriale giuridico e socio-antropologico che aveva ispirato il legislatore codicistico.  

Dalla famiglia per tutta la vita, secondo il modello coniugale, si è passati a più relazioni familiari nell’arco della vita secondo modelli diversi; si sono incrementati fenomeni migratori e di transnazionalizzazione dei nuclei familiari; la famiglia non è più solo luogo di consacrazione giuridica dei legami di sangue e lo stesso principio di responsabilità genitoriale e di genitorialità va ridefinito, comprendendovi quella sociale e forse anche quella intenzionale. Difatti si moltiplicano i principi di genitorialità: PMA, maternità surrogata o gestazione per altri, turismo procreativo. 

La vita si è allungata e ciò ha causato: un numero crescente di anziani soli, la disgregazione dei nuclei familiari, l’inesistenza di sostegni familiari, la marginalizzazione sociale (barriere architettoniche e mediatiche), le problematiche collegate alle tecniche di artificiosa tenuta in vita. A tutto ciò consegue una nuova domanda di giustizia che non trova sempre risposta in un ordinamento che fatica a “tenere il passo” e che è caratterizzato da un frazionamento di competenze e dalla polverizzazione dei riti. Ciò comporta l’anomalia di un “sistema non più sistematico”, nel quale norme codicistiche e della legislazione speciale stentano a trovare una loro armonica collocazione nel sistema multilivello delle fonti, che ha ricevuto importante impulso dalla giurisprudenza della Corte EDU. ll nostro Paese ha ricevuto più di una condanna per non avere un arsenale giuridico adeguato in materia, avendo affaticato le Parti in procedimenti tra un giudice e l’altro, durati anni, senza che la relazione figli-genitori fosse effettivamente garantita. La materia processuale diviene nodale, quindi, per la tutela dei diritti fondamentali: la dispersione della tutela in procedimenti diversi dinnanzi a giudici appartenenti a diversi uffici giudiziari (a loro volta differentemente formati), si trasforma per tempi, costi e possibile contraddizione tra provvedimenti in giustizia negata in tema di diritti fondamentali per i soggetti vulnerabili. 

Nel concludere l’intervento la Ruo ha evidenziato che la conoscenza dei diritti fondamentali, anche e soprattutto nelle indicazioni della Corte europea dei diritti dell’uomo, è bagaglio essenziale dell’avvocato che opera per la tutela delle persone, delle relazioni familiari e dei minorenni. Quest’ultimo ha il dovere di specializzarsi a leggere le norme alla luce di questa giurisprudenza, che ha il valore di legge ai sensi dell’art. 117 Cost., per trovare risposte alla domanda di giustizia. Ha preannunciato che Cammino sta lavorando al Portale della giurisprudenza CEDU in area persona, famiglia, minorenni: sarà a breve on line, finanziato da Cassa Avvocati. Formarsi e specializzarsi non vuol dire ormai solo conoscere bene l’ordinamento interno: vuol dire uscire fuori dai propri angusti confini per andare oltre nell’orizzonte di una giustizia che è sempre più internazionale, sempre più per i soggetti vulnerabili e a tutela dei loro diritti fondamentali. 

Eugenio Russo
Ufficio Stampa Nazionale
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Mail: ufficiostampa@cammino.org
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