Dal Governo: attuazione della Riforma del Codice antimafia. Roma, 17 maggio 2018

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Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 17.05.2018 ha approvato in esame definitivo, due decreti legislativi di attuazione della legge 17 ottobre 2017, n. 161, recante “Modifiche al Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, al Codice penale e alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del Codice di procedura penale e altre disposizioni. Delega al Governo per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate”.

Fra le principali misure introdotte:

1. Incompatibilità degli amministratori giudiziari e dei curatori fallimentari. In attuazione dei criteri direttivi fissati dalla legge delega, il testo prevede:

l’incompatibilità delle figure già elencate per rapporti di parentela, affinità, convivenza e, comunque, assidua frequentazione con magistrati addetti all’ufficio giudiziario al quale appartiene il magistrato che conferisce l’incarico;

la vigilanza del Presidente della Corte di appello sulle nomine ai predetti incarichi, conferite a soggetti che abbiano con i magistrati del distretto giudiziario, in cui ha sede l’ufficio titolare del procedimento, rapporti di parentela, affinità, coniugio o frequentazione assidua

2. Tutela del lavoro nell’ambito delle imprese sequestrate e confiscate

Il decreto, introduce disposizioni per la tutela del lavoro nelle imprese sequestrate e confiscate sottoposte ad amministrazione giudiziaria, favorendo l’emersione del lavoro irregolare, nonché il contrasto dell’intermediazione illecita e dello sfruttamento del lavoro e consentendo, ove necessario, l’accesso all’integrazione salariale e agli ammortizzatori sociali.

Leggi qui il comunicato.