CAMMINO PLAUDE IL PROTOCOLLO D’INTESA PER GARANTIRE LA CULTURA DELLO SPORT DEI MINORENNI

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COMUNICATO STAMPA

 

CAMMINO PLAUDE IL PROTOCOLLO D’INTESA PER GARANTIRE LA CULTURA DELLO SPORT DEI MINORENNI

 

L’Ass. CAMMINO, che da sempre auspica un approccio multidisciplinare alla questione “minorenni e sport”, vede nell’accordo un passo decisivo per migliorare la gestione della pratica sportiva.

 

Roma, 25/09/2021 – La firma del Protocollo di intesa tra la Sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali e l’Autorità Garante Infanzia e Adolescenza Carla Garlatti, in occasione della Settimana Europea dello Sport, ha lo scopo di diffondere la cultura dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in ambito sportivo.

L’accordo vuole favorire percorsi di formazione rivolti a tecnici e operatori sportivi sulla Convenzione di New York, sul sistema di tutela dei minorenni e sul ruolo della comunità educante nella pratica sportiva.

CAMMINO – Camera Naz. degli avvocati per la persona, le relazioni familiari e i minorenni ha già da tempo ideato un percorso formativo multidisciplinare che guidi alla gestione del rapporto “minori di età e sport”. Da una parte la responsabilità degli adulti, sia come genitori, che da educatori/istruttori. Dall’altra la responsabilizzazione dei minorenni verso la pratica agonistica, per evitare atteggiamenti discriminatori.

Il protocollo rappresenta un importante svolta. Questo recepisce i temi già attenzionati anche nel più recente Rapporto Crc, al quale anche CAMMINO ha contribuito. Ribadisce l’importanza dello sport come mezzo di benessere e salute; come mezzo per garantire inclusione e parità di genere.

«Quest’ultimo aspetto richiede una formazione specifica dei soggetti adulti che entrano a contatto con i minorenni nell’ambiente sportivo – spiega l’Avv. Rita Ielasi, Vicepresidente Nazionale per le Isole e Responsabile del Gruppo di lavoro interno “Minori e Sport” – e rispetto ai quali assumono una responsabilità educativa. Tale impegno richiede un percorso formativo adeguato focalizzato sul rispetto dei diritti dei minorenni, ma anche nell’assunzione di un ruolo protettivo rispetto episodi di maltrattamenti e abusi nei loro confronti».