STRASBURGO CONDANNA L’ITALIA PER LA MANCATA DISCIPLINA DELLE UNIONI OMOSESSUALI. OLIARI ED ALRI C. ITALIA. 21 LUGLIO 2015

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La Corte EDU, dopo aver rilevato che si è formata in Italia una vasta opinione pubblica favorevole al riconoscimento dei diritti alle coppie omosessuali, richiamate le pronunce della Corte Costituzionale e della Cassazione, con riferimento esplicito alla sentenza della Consulta n. 138/2010, ha altresì rilevato che, dopo vari tentativi nelle ultime tre decadi «il legislatore italiano non è stato capace di varare l’importante normativa» (par. 183). La Corte ritiene che il Governo italiano abbia superato il margine di apprezzamento riconosciuto dalla stessa Corte in tematiche nelle quali si registrano significative differenze di approccio etico e culturale nei vari Paesi europei e abbia violato l’art. 8 della Convenzione di Roma (diritto alla vita privata e familiare) per aver omesso di disciplinare le unioni omosessuali riconoscendole e tutelandole (part. 185-187).
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