30 anni di investimenti per i diritti dell’infanzia: il Gruppo CRC pubblica il dossier “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia – Le risorse dedicate all’infanzia e l’adolescenza in Italia”. Roma, 27 maggio 2021

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In occasione del 30° anniversario della ratifica della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC) in Italia, avvenuta il 27 maggio 1991 con la Legge 176/1991, il Gruppo CRC annuncia la pubblicazione di un nuovo documento di monitoraggio, dedicato quest’anno alle risorse per l’infanzia e l’adolescenza.

La presentazione del dossier “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia – Le risorse dedicate all’infanzia e l’adolescenza in Italia” ci sarà lunedì 14 giugno p.v., in diretta sulla pagina Facebook di Vita.

Il network, impegnato da oltre vent’anni a verificare lo stato di attuazione della Convenzione Onu e dei suoi tre Protocolli Opzionali ogni 27 maggio attraverso il proprio report ricorda la necessità di dare centralità ai diritti dell’infanzia. 

In questi trent’anni sono stati fatti enormi progressi per la tutela dei diritti delle persone di minore età, soprattutto da un punto di vista normativo, con la promulgazione di numerose leggi e la ratifica di importanti convenzioni, ma rimangono ancora alcune sfide incompiute rispetto ad alcuni principi fondamentali enunciati nella CRC. Una di queste riguarda l’allocazione di adeguate risorse per l’infanzia e l’adolescenza: un tema che riveste un’importanza centrale nel garantire a tutti i bambini e a tutti gli adolescenti l’effettiva attuazione dei diritti loro riconosciuti dalla Convenzione.

Il Comitato Onu ha manifestato più volte la preoccupazione per il fatto che la CRC in Italia non sia ancora applicata «al massimo livello consentito dalle risorse disponibili», come prevede invece l’art. 4 della Convenzione e anche nelle sue ultime Osservazioni conclusive rivolte all’Italia nel 2019  ha nuovamente sottolineato come in Italia «nella preparazione, approvazione, esecuzione e monitoraggio dei bilanci manchi una prospettiva dedicata ai diritti dei minorenni».

Anche le istituzioni europee ci mettono in guardia dagli squilibri nella composizione della spesa pubblica italiana, che penalizza le persone di minore età: nel 2019, l’Italia dedicava all’area “famiglia e minori” solo il 2% della spesa pubblica, mentre nell’UE la media era del 3,8%, quasi il doppio; squilibri che hanno accompagnato l’aggravarsi dell’inverno demografico e l’invecchiamento della popolazione invece di porvi rimedio.

Desta preoccupazione anche la mancanza di un quadro programmatico chiaro degli obiettivi strategici da realizzare e la non coerenza tra gli investimenti destinati ai bambini e agli adolescenti e l’attuazione dei loro diritti fondamentali. 

Per questo motivo, l’identificazione e la valutazione d’impatto di tutte le risorse pubbliche spese per i minorenni sarà fondamentale ed è tanto più urgente e strategica a fronte di un Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) da oltre 200 miliardi che contiene importanti finanziamenti correlati all’infanzia e l’adolescenza.

Il Dossier elaborato dal Gruppo CRC parte dalla ricognizione dei fondi europei della Programmazione 2014-2020 riconducibili ad infanzia e adolescenza, su cui sono disponibili informazioni puntuali.

Con questo Dossier il Gruppo CRC ha l’ambizione di stimolare l’avvio di una riflessione tra le istituzioni competenti ad ogni livello di governo, affinché assumano un impegno in tema di investimenti, monitoraggio e valutazione di impatto dei fondi pubblici sulle persone di minore età. 

L’esperienza e le opportunità mancate rendono quanto mai evidente l’urgenza di tale lavoro, perché per programmare e attuare le politiche per l’infanzia, le politiche educative, gli interventi di sostegno e il welfare dedicato ai bambini e agli adolescenti serve una visione e una programmazione organica, un allineamento tra molteplici centri di competenza, un coordinamento tra aree normative ed economiche e un’integrazione tra livelli amministrativi.

Serve quindi un cambio di rotta, una svolta, un salto di qualità e un ampliamento di orizzonti per chiarire quali risorse, quali vincoli, quali strumenti e quali obiettivi immediati e di medio periodo abbiamo a disposizione per affermare e dare attuazione ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, a trent’anni esatti dalla ratifica della CRC in Italia.

A giugno 2021 il Consiglio Europeo dovrebbe adottare la Child Guarantee e gli Stati membri, raccogliendo le indicazioni della Commissione europea, saranno invitati a stanziare risorse adeguate e fare un uso ottimale dei finanziamenti europei disponibili, per garantire che la povertà minorile venga effettivamente prevenuta e contrastata. Un’occasione in più, per l’Italia, per mettere ordine e dare una cornice di riferimento organica agli investimenti e fondi stanziati in tale settore.

 Articolo tratto dall’intervento a cura di Arianna Saulini, Coordinamento Gruppo CRC

Leggi l’intervento per esteso https://gruppocrc.net/30-anni-di-investimenti-per-i-diritti-dellinfanzia-poche-risorse-o-poca-efficacia/